Per dovere di cronaca,
devo ammettere che pubblicare su carta non è poi così
semplice e conveniente, chiede tempo, pazienza e energie. Ho cominciato
a scrivere racconti grazie ad un editore speciale, lungimirante,
poco esigente e che mi ha lasciato ciò che per me è
più importante: la libertà di agire. Insomma internet
è stato una pacchia!
Pubblicare sulla carta dà una sensazione di concretezza
che aumenta la soddisfazione, ma un pigro casalingo come me paga
a caro prezzo questo piacere.
Mancano all'appello due libri: di uno ne sono state stampate poche
copie e nel frattempo la casa editrice non ha retto alle difficoltà
del settore, mentre l'altro si tratta di una produzione speciale.
Eccone gli estremi: