Ci sono tanti motivi per amare la propria città: la bellezza, la quiete, la comodità… Noi qui abbiamo tutto, proprio tutto; Ivrea è una città ordinata, splendida, baciata dai laghi, in mezzo scorre il fiume Dora e gli appassionati delle tranquille passeggiate tra boschi e colline hanno l’imbarazzo della scelta.
Ivrea è una città ricca, abbiamo dieci sportelli bancari nel raggio di un chilometro, quattro grossi centri commerciali aperti fino tarda sera e qualcuno anche tutte le domeniche, poi ci sono centinaia di piccole aziende che resistono ancora alla concorrenza asiatica, i più grossi call-center di compagnie telefoniche nazionali… ultimamente, però, c’è qualche problema occupazionale. La gente è cortese e tollerante, ci sono pochi delinquenti, un po’ di spacciatori e scippatori disperati, ma non fanno in tempo a portare a termine il colpo che sono già acciuffati della Polizia o dai Carabinieri, le due caserme sono ad un passo dal centro e non chiudono mai gli occhi, discreti ed efficaci.
Abbiamo il Carnevale più bello e romantico, arrivano anche dal Giappone per vedere il tiro delle arance. Il Sindaco non subisce nessuna protesta popolare, infatti il suo posto è ambito: quest’anno ci sono le elezioni comunali e si sono candidati in molti, ma la campagna politica è talmente tranquilla che si possono trovare i gazebo uno a fianco all’altro, come alla fiera di San Savino dove si sceglie il cavallo forte e vincente. Qui al tempo dell’Olivetti sono stati allevati molti cervelloni d’Italia, poi è arrivata la crisi, quella nera del lavoro, ma, per fortuna, la gente si è tirata su le maniche. Anche se non siamo riusciti a salvare la fabbrica, nel frattempo una parte di essa, quella più gloriosa, l’Officina H, è stata trasformata e ammodernata in parte in un teatro, il secondo dopo il Giacosa, il resto in una sede distaccata dell’Università di Torino; non ci sono tutte le facoltà, ma quello che basta per preparare i giovani ad un futuro con poche incertezze; fa comodo a tutti studiare vicino casa, anzi, in casa, senza tutti quei costi extra altrove. Una nuova era.
Ivrea è una città moderna e giovanile, abbiamo un sacco di vinerie e tre cinema, per lo svago del sabato sera ci sono discoteche appena in periferia. A breve, nonostante le polemiche, avremo anche un mega parco dei divertimenti, i soldi, per ora, ci sono. Ivrea con tutta la sua potenzialità economica e culturale, purtroppo, non può più offrire molto ai suoi giovani studenti: l’Università quest’anno chiude i battenti, mancanza di fondi; al suo posto ci sarà la nuova facoltà di Scienze Infermieristiche, tre anni di studi e poi la laurea. Ma i ragazzi che sono costretti a cercare lavoro e studio altrove possono stare tranquilli, da vecchi troveranno Ivrea ancora bella e un sacco di infermieri a prendersi cura della loro salute consumata.