Il cittadino comune non teme le intercettazioni, anzi
La giornata standard di un cittadino qualunque: sveglia alle ore sette, colazione abbondante in compagnia dell’allegra famiglia, notiziario e oroscopo compresi nel menu. Il tempo di accendere la macchina che freccia svoltando a destra al primo semaforo, dove è appena scattato il maledetto rosso; la fretta spesso gioca brutti scherzi e, due-tre mesi dopo, si ricorderà sicuramente della sua bravata. La telecamera non perdona mai e la multa è l’unica cosa puntuale in questo paese. A corto di soldi per il pranzo, la schedina e la carica del telefonino, si ferma al primo sportello bancomat. Nonostante il codice pin digitato lontano da occhi indiscreti e l’estratto conto letto in perfetta solitudine c’è poco da stare tranquilli, la telecamera posizionata lassù in alto sul lato destro ha ripreso la scena fin dall’inizio, compresa la bestemmia del povero cittadino. Finalmente in ufficio, solo dieci minuti di ritardo a causa del traffico deviato per i soliti lavori in corso. Nonostante ciò è contento, il suo capo è ancora più in ritardo, anche lui si sarà fermato al bancomat e avrà deviato su un’altra strada ancora più lunga. Ma c’è poco da sentirsi al riparo, il capo, guardando la registrazione a circuito chiuso della telecamera posizionata su in alto a destra dell’ingresso principale, oggi stesso scoprirà che il suo dipendente definito esemplare è di nuovo in ritardo. A fine mese, con la busta paga, gli presenterà il conto. Salato. Otto ore di lavoro con sole due pause caffè sono pesanti per chiunque, il cittadino-impiegato-padre di famiglia, per risparmiare tempo e fatica, decide di prendere una scorciatoia per ritornare a casa. “Il buon giorno si vede dal mattino”, diceva un vecchio adagio, e il povero malcapitato, percorrendo la strada più corta, è costretto a fermarsi cinque minuti appena, il tempo che il conducente della macchina sportiva davanti a lui termini la contrattazione con la bellissima signorina vestita a malapena. Per fortuna si parte, ma, ormai, il telescopio-cannone dei vigili urbani nascosti dall’altra parte della collina ha filmato tutta la scena. Un giorno, non tanto lontano, dovrà ricordare nei minimi dettagli il perché di quella strana compagnia nella foto-multa. Le mogli arrabbiate, generalmente, esigono una spiegazione convincente. Il povero cittadino modello è esasperato, vorrebbe riavere indietro: la sua bellissima famiglia, il suo posto di lavoro scomodo ma tranquillo e il tesserino bancomat, sempre in rosso ma averlo dà sicurezza. Non gli resta che un gesto spettacolare: salire sul punto più alto della città e, per attirare l’attenzione, effettuare l’ultima chiamata-testamento e in cuore suo sperare di essere intercettato, salvato in tempo. In fondo vuole solo vivere, libero. Ogni riferimento a fatti, cose e persone è assolutamente casuale, solo la svolta a destra è reale.