Avrei voluto nascere altrove per crescere e vivere in pace, studiare
regolamente, trovare lavoro dignitoso, viaggiare in libertà, tornare a casa
senza problemi, raccontare a figli e ad amici solo storie a lieto fine, andare
al mare quando e come mi pare, festeggiare il mio 25 aprile, andare a trovare i
nonni il giorno dei santi, pedalare fino ad avere i crampi senza mai incontrare
un checkpoint ad ogni curva, stare in coda al mercato generale senza rischiare
di essere ucciso, comprare il pane una volta alla settimana, fare l’amore in
macchina, accompagnare la mia ragazza a partorire il primo figlio in un
ospedale agibile, portare i ragazzi al parco giochi, abbracciare il mondo con
lo sguardo, tifare la squadra nazionale di calcio o basket, sognare una vecchiaia
serena e morire felice. Ecco, una persona palestinese di Nablus o di Gaza non
può fare tutto questo e tanto altro e non ha nemmeno commesso alcun crimine.
Non resta che mollare la croce e scappare come un bandito.